martedì 30 novembre 2010

Se mi lasci ti cancello


Titolo: "Eternal Sunshine of the Spotless Mind"
Regia: Michel Gondry
Genere: Fantastico
Durata: 108 minuti
Anno: 2004
Paese: USA

 Joel e Clementine sono due innamorati. Un giorno, tramite un esperimento scientifico la ragazza decide di cancellare la memoria riguardante la storia vissuta con Joel.
Il titolo che gli è stato dato in italiano è poco appropriato facendolo sembrare un film molto banale.Il film invece è tutto al contrario: è un film che ti prende fin da subito e soprattutto si lascia vedere con un estrema leggerezza e fluidità oltre che a essere molto interessante. I due sono anime gemelle, Clementine capendo lo sbaglio fatto da lei stessa per prima riesce a comunicare con Joel tramite il subconscio per non fargli commettere lo stesso errore. La forza che regna in questo film è l'amore. L'istinto li ha fatti incontrare di nuovo proprio il giorno di s. Valentino e la storia è come se fosse rinata da zero...Ma le loro menti sapevano benissimo ciò che volevano. Ottima a mio parere la scrittura del film e l'utilizzo del montaggio. Guardandolo si capisce come le esperienze passate, quanto più brutte siano, non bisogna cancellarle ma imparare da quelli errori e come senza di esse saremmo vuoti dentro e non le persone che siamo oggi.

Curiosità:
-La donna con il volto distorto nell'ufficio del Dr Mierzwiak è Ellen Kuras, il direttore della fotografia del film.
-Inizialmente doveva prender parte al cast anche Ellen Pompeo che avrebbe dovuto interpretare Naomi, l'ex-fidanzata di Joel. Alla fine tutte le sue scene sono state omesse dal film.
-L'episodio Eternal Moonshine of the Simpson Mind della diciannovesima stagione de I Simpsons è un chiaro omaggio al film.

giovedì 25 novembre 2010

Porco Rosso


Titolo: Kurenai no Buta
Regia: Hayao Miyazaki
Genere: Animazione
Durata: 94 minuti
Anno: 1992
Paese: Giappone

Italia: nel periodo tra le due guerri mondiali sono raccontate le avventure di un porco aviatore.
A distanza di 18 anni, finalmente, è uscito anche in Italia quello che è a mio parere un bellissimo film d'animazione di Miyazaki: uno dei migliori.
Con la visione di questo film ho compreso lo stile di narrazione di Miyazaki che mai prima avevo notato infatti in ogni suo film sono presenti: una maledizione (in questo caso la metamorfosi di marco), il volo, la presenza di un personaggio femminile bambino/adolescente e infine la forte distinzione fra buoni e cattivi.
La narrazione è un alternarsi di umorismo e scene drammatiche, profonde ma con un equilibrio eccezionale che alleggerisce la visione. Lo sfondo storico non è molto accentuato ma non per questo non presente: Porco Rosso infatti, continua a farsi beffe dei fascisti ("Meglio Porco che fascista"). La descrizione dei personaggi è stata fatta bene, con pochi tratti e quindi con personaggi che risultano subito familiari anche se per Porco ci sarebbe da fare un discorso a parte infatti le sue sembianze e il suo misterioso passato celano un velo che da ancora più forza e mistero alla storia. Vedere Porco Rosso è un volo di 1 ora e mezza tra le nuvole, leggero come l'aria e denso come la scia di un aereo e soprattutto pieno di significati da cogliere. Ne consiglio a tutti la visione per chi ha la fortuna di avere un cinema non lontano da casa che lo proietti oppure di acquistarlo in dvd.

Curiosità:
-Uno dei personaggi della storia è un aviatore ex commilitone di Porco Rosso di nome Ferrarin. Un aviatore di nome Arturo Ferrarin è realmente esistito e nel 1920 ha coperto per la prima volta il percorso aereo Roma-Tokyo.
- I personaggi dei Pirati hanno (o daranno) varie ispirazioni: si va da Lepka di Conan il ragazzo del futuro (il pirata con un occhio bendato) all'Uomo delle Caldaie de La città incantata (pirata calvo con baffoni e occhialini tondi neri), fino al Bluto di Popeye (capo di "Mamma aiuto").

mercoledì 24 novembre 2010

District 9


Titolo: District 9
Regia: Neill Blomkamp
Genere: Fantascienza
Durata: 112 minuti
Anno: 2009
Paese: USA

Milioni di alieni provenienti da un'astronave ferma sopra Johannesburg da 20 anni sono residenti in un accampamento isolato, il Distretto 9, ma dovranno essere trasferiti per il disturbo che recano alla popolazione del luogo.
Devo dire che sono rimasto molto sorpreso da questo film, credevo fosse un film catastrofico, di quelli che se ne vedono fin troppi invece è molto affascinante. Durante la prima parte del film dove viene "comunicato" agli alieni che verranno sfrattati si vede come gli umani li trattino male e non abbiano rispetto dei gamberoni e dei loro figli, come se non avessero emozioni e nulla da perdere. Durante il corso del film pian piano la cosa si ribalta e Wikus si trova nella situazione di capire gli alieni e di ammazzare altri esseri umani per loro. Il finale molto splutter dal mio punto di vista ha un aspetto positivo ed uno negativo:un Wikus ormai rassegnato è disposto a dar la vita per salvare quella di Cristopher e suo figlio, perchè si era creato un legame e inoltre come preferisca loro agli esseri umani che addirittura arriva a ripudiare e a non sentirsi uno di loro. L'aspetto negativo invece è quello dell'esagerazione appunto del contenuto splutter. Ne consiglio a tutti la visione.

lunedì 22 novembre 2010

L'uomo dell'anno


Titolo: Man of the year
Regia: Berry Levinson
Genere: Drammatico
Durata: 115 minuti
Anno: 2006
Paese: USA

Tom Dobbs (Robin Williams) è un conduttore televisivo di un programma di satira politica, incoraggiato dal pubblico decide di candidarsi per la corsa alla Casa Bianca. La sua trionfa dovrà fare i conti con l'onestà.
L'ascesa di Dobbs è stata molto interessante dal mio punto di vista, è stato capace a farsi strada solo con la sua simpatia e la sua sfacciataggine ma purtroppo la verità viene sempre a galla: la società dei sistemi di votazione è stata capace di tutto pur di impedire una perdità di soldi così grande da far fallire l'azienda. Mi ha colpito molto come Dobbs anche dopo aver vinto le elezioni decide di dire la verità al mondo intero e tornare nel suo show: penso che questo sia un segnale molto forte, che ognuno ha la sua strada e che non sempre la via del successo è quella giusta per noi stessi. Film che si lascia guardare e molto piacevole ma niente più.

"Un buffone non governa il regno, si prende gioco del re."

Curiosità:
-Durante una dichiarazione Dobbs cita una porno star eletta alla camera in Italia riferendosi all'elezione della attrice porno "Cicciolina".

sabato 20 novembre 2010

Natural Born Killers - Assassini Nati


Titolo: Natural Born Killers
Regia: Oliver Stone
Genere: Drammatico
Durata: 120 minuti
Anno 1994
Paese: USA


Mickey e Mallory Knox sono due assassini spietati, dopo 54 omicidi vengono arrestati e portati in carcere. Riusciranno a rivedersi e scappare?
E' stato un film di cui all'inizio non capivo molto, ma dopo si è fatto tutto molto più chiaro: Mickey&Mallory hanno avuto entrambe un infanzia triste e maltrattata, la loro storia d'amore comincia dalla liberazione di Mallory dai genitori da cui era stuprata. Da questo si capisce il perchè entrambi hanno dei problemi e uccidendo la gente si sentono come "liberati". Il film è caratterizzato anche da uno strano montaggio: infatti oltre che a narrare la storia è evidente che il regista ha voluto dimostrare gli effetti della droga che assumevano i due e gli incubi ricorrenti di entrambi. Per tutta la visione del film si è come catapultati in una realtà dove nulla ha molta importanza come la vita delle persone uccise, soprattutto alla fine dove tutto diventa follia e si comprende che in ognuno di noi c'è un Mickey o una Mallory. E' tutto un rapporto tra affamati media e violenza che si alimentano a vicenda."Solo l'amore può battere il demonio" con questa frase si comprende la fine del film e il motivo dell'amore tra i due fanatici assassini Knox.

Curiosità:
-La sceneggiatura originaria del film venne scritta da Quentin Tarantino, ma modificata radicalmente da Oliver Stone, Richard Rutowski e David Veloz, al punto che Tarantino decise di prenderne le distanze pubblicamente e chiese addirittura di togliere il suo nome dai titoli

giovedì 18 novembre 2010

Salvate il soldato Ryan


Titolo: Saving Private Ryan
Regia: Steven Spielberg
Cast: Tom Hanks, Matt Demon, Vin Diesel
Genere: Guerra / Drammatico
Durata: 163 minuti
Paese: USA
Anno: 1998

Subito dopo lo sbarco in Normandia, il gruppo di soldati guidati dal capitano Miller (Tom Hanks), viene incaricato di portare a termine una missione per salvare il soldato Ryan, unico superstite di 4 fratelli.
Vincitore di 2 Golden Globe e di 5 premi Oscar tra cui quello a Spielberg come miglior regia e: miglior montaggio, miglior fotografia, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro.Un film che trasmette un sacco di emozioni e riesce veramente a farti vedere da vicino quello che è stata veramente la guerra, di quanti morti ha fatto, i rapporti e le amicizie che si erano instaurate tra i compagni sfuggire da un momento all'altro per causa di giovani che stavano vivendo la loro stessa situazione e altre conseguenze della guerra. Nei primi 25 minuti sono a mio parere quelli più toccanti e crudi del film dove i soldati erano come carne da macello dove è rappresentato fedelmente lo sbarco in Normandia da parte degli americani. Spielberg ha avuto a disposizione un immenso budget finanziario per produrre "Salvate il soldato Ryan" e questo ha contribuito molto alla riuscita del film. Stupefacente la colonna sonora e le tracce del film prodotte dall'importantissimo compositore statunitense John Williams che ha composto come minimo 15 film che avete sicuramente visto (guarda link).
Sono dell'idea che questo sia il più bei film che ho visto al giorno d'oggi per giunta con un contesto storico interessante.

Curiosità
-La sequenza dello sbarco fu girata da Spielberg in una spiaggia della costa dell'Irlanda nel giugno 1997, grazie anche allo scenografo Tom Sanders che ricreò il tratto di costa simile in tutto alla vera Normandia francese. Spielberg diresse oltre 2 mila comparse.
-Anche nel videogioco Call of Duty 2 sono palesemente riproposte alcune scene del film.
-Ogni personaggio che conserva la lettera di Caparzo muore durante il film: Caparzo stesso, Wade (che aveva iniziato a trascriverla poiché bagnata e sporca di sangue) e infine il capitano Miller. Dunque è plausibile pensare che anche Reiben morirà, nonostante la sua spavalda battuta "Non ho bisogno di auguri, sono nato fortunato." Altro particolare è che non si viene mai a conoscenza di cosa nella lettera vi sia scritto.

mercoledì 17 novembre 2010

The Social Network


Titolo: The Social Network
Regia: David Fincher
Genere: Biografico
Durata: 120 minuti
Paese: USA
Anno: 2010

E' la storia di Mark Zuckerberg, il realizzatore del social network più usato al mondo: facebook. Piaceri e dissapori di essere il più giovane miliardario del mondo.
Mi è piaciuta molto l'idea di far svolgere il film alternando due processi e la storia di facebook dal suo primo giorno di realizzazione. Mark è stato geniale ma allo stesso tempo stupido, la fama e il denaro spesso fanno voltare le spalle a valori molto più forti o semplicemente puntando sempre al top si perde di vista ciò di cui si è circondati.Ho trovato molto innovative e "diverse" dal solito le tracce audio composte da Trent Reznor compositore dei Nine Inch Nails poichè hanno saputo dare uno sguardo più profondo e originale al film. Il film è caratterizzato da un ottimo montaggio alternato con salti temporali tra passato e presente mettendo, solo all'inizio, in confusione lo spettatore ma in seguito dal mio punto di vista ha un impatto originale ed affascinante. Ho avuto l'impressione che nell'ultima scena il regista volesse celare in modo cinematograficamente originale la domanda: i soldi comprano la felicità?
Complimenti a Fincher che come direttore esecutivo ha condotto un buon lavoro.

Curiosità:
-Tratto dal libro "Miliardari per caso" di Ben Mezrich
-Presentato nell'ambito degli eventi speciali all'edizione 2010 del Festival internazionale del Film di Roma.

lunedì 15 novembre 2010

Bugiardo bugiardo


Titolo: Liar Liar
Regia: Tom Shadyac
Genere: Commedia
Durata: 87 minuti
Anno: 1997
Paese: USA

Max (Justin Cooper) ha come papà un avvocato (Jim Carrey) che fa carriera sia nella vita che sul lavoro grazie alle bugie, ma un desiderio farà cambiare tutto.
Questo film ha un sacco di significati secondo il mio punto di vista: di come l'uomo non riuscirebbe a svolgere una giornata qualunque senza mentire, di come a volte le bugie si usino per coprire cose non molto importanti e solo quando se ne ha bisogno veramente viene a mancare la possibilità di dirle. Credo che questo film sia geniale, senza contare la simpatia e la bravura di Carrey. Il film riesce a trasmettere che anche un uomo come lui che vive di sole bugie riesce (malgrado le disavventure) a risolvere i problemi che questa mancanza gli porta (il processo,la famiglia,i clienti) e capendo che così si vive meglio, con se stessi e con gli altri. Le bugie l'avrebbero portato sempre più in alto? Non credo, tutto gli sarebbe crollato addosso.

Curiosità:

-Quando Fletcher si "autopercuote" nel bagno, non sono stati usati effetti speciali nei suoni; quelli sono veramente i suoni e i rumori della testa di Jim Carrey che sbatte nel wc, sul pavimento e sui muri.
-Nel finale, quando Jim Carrey sta per assere portato via dall'ambulanza, sullo sfondo c'è un pompiere che parla al telefono: quello è lo stesso Jim Carrey.

domenica 14 novembre 2010

The Town


Titolo: The Town
Regia: Ben Affleck
Genere: Thriller
Durata: 125 minuti
Anno: 2010
Paese: USA

Dopo una rapina ad una banca, Doug comincia a vedersi con la direttrice della banca stessa. Quanto durerà questa storia montata?
The Town è una storia di condizionamenti sociali e familiari, infatti i personaggi sono costretti ad un certo stile di vita per le origini che hanno. Claire (Rebecca Hall) all'inizio, è stata la scintilla per scatenare una reazione a catena fondamentale per la narrazione del film ma diventerà presto un accessorio non necessario per la conclusione infatti il regista cerca di salvarsi e di riequilibrare il tutto mettendo un finale romantico e posticcio ma con scarsi risultati. Un film che a mio parere se ne potrebbe evitatare la visione, a meno che non cerchiate un film con scarsa qualità di adrenalina e una storia che fatica a stare in piedi.

Curiosità:

- Tratto dal romanzo “The Town – Il principe dei ladri” di Chuck Hogan.

sabato 13 novembre 2010

Ogni cosa è illuminata


Titolo: Everything is illuminated
Regia: Liev Schreiber
Genere: Avventura
Durata: 106 minuti
Anno: 2005
Paese: USA

Jonathan Safran Foer è un ebreo nato e vissuto negli Stati Uniti ma di origini ucraine. Essendo un collezionista di ricordi di famiglia, decide di fare un viaggio in ucraina per cercare il luogo in cui era vissuto suo nonno.
Il film è tratto dal romanzo dello scrittore Jonathan Safran Foer che è ispirato alle vicende personali dell'autore.
Schreiber da una visione molto complessa su quella che può essere la relazione tra presente passato e futuro, come se: attraverso gli oggetti che il giovane Jonathan collezionava si potessero ricostruire concetti astratti o luoghi del passato, per ricordare o più semplicemente partire dal presupposto che per ricordare si debba partire dal passato arrivando al presente e non viceversa. Una relazione tra questi periodi è rappresentata anche da un "oggetto" in particolare, la cavalletta.Viene mostrata in 3 modi differenti: quella incastonata nell'ambra appartenente al passato (il ricordo del nonno), quella vista in un campo di girasoli rappresentante il presente e infine la cavalletta rappresentata in un cartellone pubblicitario rappresentante il futuro. Ottimo film pieno di significati e inquadrature colme di particolari: un film da vedere.

Curiosità:

-Quando Jonathan Foer, ovvero l'attore Elijah Wood arriva alla stazione dei treni, la banda che l'accoglie è la Gogol Bordello, di cui fa parte come cantante Eugene Hütz che è Alex.
-Nel film l'autore del libro, il vero Jonathan Safran Foer, appare con un cameo: è l'addetto alla raccolta del fogliame del cimitero, all'inizio del film.

giovedì 11 novembre 2010

The Truman Show


Regia: Peter Weir
Genere: Fantastico
Durata: 102 minuti
Anno: 1998
Paese: USA

Truman (Jim Carrey) fin dalla nascita è la star di un reality televisivo, il Truman Show, ma a sua insaputa fino all'età di 30 anni.
Un Carrey in ottima forma nei suoi anni d'oro, riesce a stupire anche questa volta. Cristoph, il creatore di Seahaven, crea a Truman una vita perfetta fin troppo manipolandogli amori e amicizie e togliendogli ogni sapore della vita. Il nome Cristoph ricorda molto il nome di Cristo, il dio e in un certo senso anche il papà della sua vita e crede che lo show creato da lui sia una vita migliore per Truman rispetto al mondo reale. Durante il film si capisce come molti spettatori dello show non abbiano una vita per seguire quella di Truman passo per passo. Alla fine una scena mi ha colpito moltissimo: quella dei poliziotti vedendo che, finalmente, dopo più di 10.900 giorni lo show finisce svoltino subito pagina senza pensarci troppo guardando subito la guida tv non pensando però a quello che ha passato Truman in tutti quei anni e che era diventato un fenomeno da baraccone con una vita per 30 anni rovinata senza sapere cosa c'era al di fuori di quella botola.

Curiosità:

-Dennis Hopper fu originariamente scelto per il ruolo di Christof, ma lasciò il film il primo giorno di riprese. Ed Harris lo sostituì.
-A chiunque sul set era proibito ripetere stupide frasi dai precedenti film di Carrey.
-C'è una piccola apparizione nel film del noto compositore Philip Glass.

mercoledì 10 novembre 2010

Scarface


Titolo: Scarface
Regia: Brian De Palma
Genere: Drammatico
Durata: 170 minuti
Anno: 1983
Paese: USA

Tony Montana, un rifugiato politico negli Stati Uniti, da uomo insignificante diventerà uno dei più grossi boss del narcotraffico.
Il film è un remake dello Scarface del 1933 di Hawks,e a dir poco rendendogli onore ma attualizzandolo ed ampliandolo al massimo nei contenuti. Mi ha stupito molto come un uomo come Tony riesce a far carriera in un campo del genere non avendo nulla, solo le sue palle, pieno di personalità e voglia di avere il mondo per sè. E' come se De Palma voglia far capire che anche una persona come lui non potrà mai controllare qualsiasi cosa che lo circonda, portandolo ad una manipolazione del potere su se stesso e, impazzendo, ad andar contro a valori molto forti, come la famiglia, l'amicizia e anche l'amore.Tony dalla vita è riuscito ad avere tutto, ma in men che non si dica tutto gli svanisce davanti agli occhi e ciò che ancora gli era rimasto gli marciò contro. Un'osservazione che ho fatto è stata quando, lui per primo criticava la gente (Lopez,Gina) sulla loro mal ridotta vita, ma alla fine chi è il mal ridotto?

Curiosità:

-La parola fuck viene ripetuta 182 volte. 226 contando anche le parole contenenti fuck (fucking, fucked, fucker, motherfucker).Nella versione italiana del film il suo corrispettivo, vaffanculo, viene ripetuto 25 volte, di cui solo 3 non vengono detti da Tony Montana.
-Quando il doppiogiochista Omar viene impiccato sull'elicottero, quello che penzola dal veicolo con il cappio al collo non è un semplice manichino come si potrebbe pensare, ma uno stuntman vero e proprio.

mercoledì 3 novembre 2010

Rashômon



Titolo originale: Rasho-mon
Regia: Akira Kurosawa
Genere: Drammatico
Anno: 1950
Durata: 88 minuti
Paese: Giappone

Un monaco, un boscaiolo e un vagabondo cercano di capire la verità su un assassinio accaduto 3 giorni prima. I tre che discutono e le varie testimonianze in tribunale si susseguono cercando di arrivare ad un unica verità.
Il film, considerando che è del 1950 è molto ben fatto, vuol far capire come l'umanità sia infima e bugiarda portando all'inizio una confusione verso lo spettatore e una cruda realtà alla fine. Il montaggio di Rashômon ha fatto scuola nella storia del cinema, infatti Kurosawa è riuscito a fondere due storie diverse alternandole appunto con il montaggio parallelo. Mai prima si era vista un film con questo montaggio. Per chi non l'ha ancora visto ne consiglio la visione, il film è in b/n e potrebbe risultare noioso a chi non è abituato, ma a mio parere è un film che ha fatto la storia del cinema.